Può sembrare strano come la vita alle volte ci faccia a nostra insaputa delle sorprese…delle belle sorprese.
Una gara due numeri il 99 e il 142 due numeri che in comune non hanno nulla, due numeri di pettorali in mezzo ad altri che si confondono e che sembrano sparire nella confusione assorbiti dallo sparo della partenza gara.
Ci siamo ritrovati insieme durante il percorso, due sconosciuti con quei numeri cosi diversi.
Ma improvvisamente ci ritroviamo affiancati e nel silenzio si comincia a pensare… “quasi quasi sto insieme il passo più o meno e lo stesso” i km passano e si ha voglia di chiacchierare… “Mi chiamo Michele e tu?” “Io sono Felice” e dopo qualche minuto di silenzio…. “Ma non sono felice”
in un primo momento ti viene da pensare “ma che vorrà dire” vabbè … pensiamo a gareggiare ma nonostante potessi un tantino aumentare il passo sembra come se fossi legato ad una corda con “Felice” e decido di rimanere con lui fino alla fine fino in fondo anche perché non volevo perderlo di vista… volevo una risposta a quella esclamazione “ma non sono felice” che mi aveva tormentato per tutti e 12 i km.
Tagliamo il traguardo e subito alla domanda ci fu una risposta “non ho più mia moglie” e io gli dissi “guarda dietro la mia canotta” e siamo scoppiati in un pianto accumunati da un dolore invisibile e sconosciuto che inconsapevolmente ha tenuto insieme il 99 e 142, due numeri che fino ad ora non si erano mai incontrati e che ora possono convivere stretti in una grande amicizia.
La corsa unisce e non divide.
Classifica:
Mastrolonardo Michele Antonio – 1h20’02” – 42° categoria – 340° assoluto